Pianificazione della produzione – cosa sapere

Cos’è la Pianificazione della produzione – attività principali 

 

La pianificazione della produzione rappresenta un insieme strategico di operazioni finalizzate a ottimizzare l’organizzazione delle risorse produttive. Scopo principale è soddisfare appieno le richieste dei clienti, garantendo un elevato livello di servizio caratterizzato da rapidità, flessibilità e puntualità nelle consegne. 
La corretta pianificazione della produzione svolge un ruolo essenziale nel garantire un utilizzo ottimale delle risorse aziendali, considerando con attenzione i relativi vincoli e limiti.
L’obiettivo primario della pianificazione di produzione è l’organizzazione dell’attività produttiva in armonia con i piani aziendali che delineano gli obiettivi finanziari ed economici dell’intera azienda nel medio termine (3-5 anni). Nello specifico, ciò implica un’efficace coordinazione tra l’attività produttiva, con le sue logiche operative ed i suoi obiettivi di efficienza, e l’attività di vendita, che mira a seguire le tendenze di mercato e soddisfare le richieste dei clienti.
Da un lato, la produzione vuole raggiungere massima efficienza mediante la stabilizzazione dei programmi produttivi nel tempo, con l’obiettivo di minimizzare i costi di produzione. Dall’altro lato, la mancanza di coordinamento può portare a gravi conseguenze come eccessive scorte, carenze di prodotti in magazzino quando richiesti e inefficienza nell’uso delle risorse produttive, risultando in costi aggiuntivi e servizi scadenti.
Le attività chiave della pianificazione produttiva includono:
  • Ricezione e analisi delle previsioni di vendita;
  • Gestione degli ordini di vendita;
  • Programmazione accurata degli approvvigionamenti di materiali, semilavorati e servizi esterni;
  • Monitoraggio costante dell’avanzamento della produzione rispetto alla programmazione;
  • Supervisione attenta del reparto produttivo e tempestiva individuazione di eventuali criticità;
  • Rigoroso controllo per garantire il rispetto delle date di consegna concordate con i clienti.

Fasi del processo di pianificazione della produzione

Le fasi del processo di pianificazione e controllo della produzione, secondo le linee guida del British Standards Institute, comprendono quattro elementi chiave che assicurano una gestione efficiente:
  1. Routing (Instradamento): Questo passaggio iniziale implica la definizione delle sequenze operative ottimali per produrre un prodotto o completare un servizio. Si tratta di stabilire l’itinerario produttivo più efficiente.
  2. Scheduling (Pianificazione temporale): In questa fase, si programma l’allocazione dei tempi e delle risorse per le diverse attività di produzione, garantendo un flusso coerente ed equilibrato delle operazioni.
  3. Dispatching (Assegnazione): Questa fase coinvolge la designazione delle attività di produzione specifiche ai reparti o alle risorse appropriate, tenendo conto delle priorità e delle capacità disponibili.
  4. Follow-up (Monitoraggio): Nel passaggio finale, si monitora attentamente l’avanzamento della produzione rispetto al piano stabilito, identificando eventuali deviazioni e intervenendo tempestivamente per correggerle.
Queste quattro fasi insieme assicurano una pianificazione solida e un controllo efficace della produzione, ottimizzando l’efficienza operativa complessiva.
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Routing – fase 1 di pianificazione della produzione

La fase di routing rappresenta il punto di partenza nella pianificazione della produzione ed è il processo di decisione riguardante il percorso produttivo. Durante questa fase, si definisce la sequenza delle operazioni e il tragitto che i prodotti seguono, partendo dalle materie prime fino al raggiungimento del prodotto finito. Questo processo coinvolge l’allocazione delle risorse, l’equipaggiamento, i materiali e la sequenza di utilizzo.

Il routing fissa in anticipo:

  • La quantità e la qualità del prodotto;
  • Le persone, le macchine, i materiali, ecc. da utilizzare;
  • Il tipo, il numero e la sequenza delle operazioni di produzione;
  • Il luogo di produzione.

In sintesi, il routing determina “cosa”, “quanto”, “come” e “dove” produrre. Questa fase riveste un ruolo cruciale per la pianificazione ed il controllo della produzione, garantendo un flusso di lavoro efficiente, l’ottimizzazione delle risorse e il rispetto delle tempistiche previste.

Scheduling – fase 2 di pianificazione della produzione

Lo scheduling, o schedulazione, costituisce la seconda fase della pianificazione della produzione, seguendo il routing. Essa implica:

  • Stabilire la quantità di lavoro da svolgere;
  • Organizzare le diverse operazioni di produzione in ordine di priorità;
  • Definire la data e l’ora di inizio e fine per ciascuna operazione.

La schedulazione riguarda anche la gestione dei materiali, delle parti, delle macchine, ecc. ed è fondamentalmente un programma di produzione. Nell’ambito della programmazione, l’aspetto temporale riveste particolare importanza. Esistono vari tipi di programmi, tra cui il Master Schedule (piano di produzione generale utile a valutare la produzione dei singoli prodotti finiti), il programma operativo e il programma giornaliero.

La schedulazione mira a utilizzare il tempo in modo ottimale, garantendo l’avvio e il completamento di ogni lavoro in modo sistematico e tempestivo, e promuovendo il coordinamento temporale nell’intera pianificazione della produzione. Questa fase svolge un ruolo significativo nella consegna puntuale dei prodotti ai clienti, nell’eliminazione degli intervalli di inattività delle risorse e nell’ottimizzazione della forza lavoro, contribuendo al successo generale della fabbrica.

Pianificazione della produzione schema

Dispatching – fase 3 di pianificazione della produzione

La fase di dispacciamento, nota anche come dispatching, costituisce il terzo stadio del processo di pianificazione e controllo della produzione. Il dispacciamento è il momento dell’azione, in cui le decisioni prese durante le fasi precedenti vengono messe in pratica. Questo processo fornisce l’autorità necessaria per avviare effettivamente la produzione, basandosi su fogli di percorso e programmi di pianificazione.

Il dispacciamento include le seguenti attività:

  • Emissione di materiali, attrezzature, strumenti, ecc., necessari per la produzione effettiva;
  • Emissione di ordini, istruzioni, disegni, ecc., per l’avvio delle operazioni di lavoro;
  • Mantenimento di un registro accurato dell’inizio e della conclusione di ogni lavoro in modo tempestivo;
  • Trasferimento del lavoro da un processo all’altro in accordo al programma stabilito;
  • Avvio della procedura di controllo;
  • Registro del tempo di inattività delle macchine.
Il dispacciamento può essere centralizzato o decentralizzato. Nel caso del dispacciamento centralizzato, gli ordini vengono emessi da un’autorità centralizzata, mentre nel dispacciamento decentralizzato, gli ordini sono emessi dal dipartimento interessato.

Follow-up – fase 4 di pianificazione della produzione

Il Follow-up, o Expediting, costituisce l’ultimo passaggio nella pianificazione e nel controllo della produzione e ha la funzione di controllo e valutazione dei risultati. Durante questa fase, si individuano e risolvono difetti, ritardi, limitazioni, inefficienze, colli di bottiglia, etc., presenti nel processo di produzione. 
Il follow-up misura la prestazione effettiva e la confronta con la prestazione attesa, tenendo traccia di produzioni, ritardi e colli di bottiglia. Queste registrazioni vengono poi utilizzate per il controllo della produzione.

Il follow-up è necessario quando la produzione subisce una diminuzione, anche se ci sono routing e scheduling adeguati. I disturbi nella produzione possono essere causati da guasti alle macchine, mancanza di corrente, carenza di materiali, scioperi, assenteismo, ecc. Il follow-up contribuisce a superare queste difficoltà e mantiene una produzione regolare.

In conclusione, queste fasi sono fondamentali per garantire un processo di produzione efficiente, regolare e ben coordinato, consentendo di fornire prodotti di alta qualità e soddisfare le richieste dei clienti in modo tempestivo.

Chi si occupa della pianificazione della produzione 

Il professionista incaricato di tali attività è comunemente noto come “responsabile della pianificazione” o “production planner”. In passato, questa figura si avvaleva di metodi manuali e fogli di calcolo per la pianificazione, ma oggi può contare su avanzati e innovativi strumenti digitali che offrono un supporto decisamente efficace.

Le soluzioni per la pianificazione della produzione, denominate Advanced Planning and Scheduling (APS), sono oggi accessibili attraverso opzioni cloud-based e SaaS (Software as a Service). Queste caratteristiche consentono alle aziende e ai loro CIO di introdurre innovazioni nel processo di programmazione aziendale. Grazie a queste moderne tecnologie, è possibile ottimizzare il reparto di pianificazione in modo agile ed efficiente.

I sistemi software per la pianificazione della produzione rappresentano un asset indispensabile per le aziende manifatturiere desiderose di distinguersi nel mercato e mantenere la competitività. Gli innumerevoli vantaggi derivanti dall’utilizzo di tali strumenti spaziano dal completo controllo del reparto produttivo alla capacità di anticipare eventuali criticità, fino a un notevole miglioramento del livello di servizio grazie alla riduzione media del lead time.

Per potenziare l’efficienza del tuo reparto produttivo e portare la pianificazione a un livello superiore, scopri come collaborare con un esperto del settore che saprà fornirti i migliori consigli e soluzioni personalizzate. Investire in tecnologie avanzate per la pianificazione della produzione è una strategia vincente per ottimizzare i processi aziendali e raggiungere risultati di eccellenza. 

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